Per ogni azienda o tipo d’impresa, è fondamentale investire sulla sicurezza e la protezione dei dati aziendali.
Il rischio di disastri che possono colpire una infrastruttura IT e un sistema informatico è in costante crescita, dagli attacchi informatici alle calamità naturali.
Per questo motivo, avere un piano di Disaster Recovery che protegga i dati e garantisca la continuità operativa è una questione di vitale importanza.
In questo articolo parleremo proprio di Disaster Recovery. Andremo a spiegare nel dettaglio che cos’è e in cosa consiste e, soprattutto, faremo capire perché è un elemento essenziale su cui investire nella propria organizzazione.

Disaster Recovery: che cos’è e a cosa serve

Il Disaster Recovery (DR) è una strategia costituita da strumenti, procedure, tecnologie IT e best practice messi a punto per poter recuperare in maniera tempestiva dati persi o danneggiati, e ripristinare infrastrutture IT, a causa di disastri tecnologi (cyber attacchi) o calamità naturali (terremoti, inondazioni, incendi…), ripristinando rapidamente le attività di un’azienda e garantendo così la continuità operativa dell’attività.
Scopo principale del Disaster Recovery è quindi quello di ridurre al minimo i danni provocati da eventuali interruzioni del sistema informatico e di rete, come anche i tempi di inattività dell’impresa.

Disaster Recovery: perché è importante

Per qualsiasi realtà aziendale, di qualunque genere ed entità, avere un piano di Disaster Recovery è fondamentale per 2 motivi:

  • evitare la perdita di dati importanti

  • non subire gravi danni in termini economici, a causa di una interruzione eccessivamente prolungata delle sue attività

Le principali cause dell’interruzione delle attività aziendali

I sistemi IT possono essere messi a rischio da 2 tipologie di disastri.

  • Disastri provocati dall’uomo: guasti, bug, attacchi informatici e cybercrime, evitabili tramite l’attuazione di una buona strategia preventiva di monitoraggio dell’infrastruttura

  • Calamità naturali, come incendi, terremoti e inondazioni

Di qualunque natura sia la causa, certo è che le interruzioni delle operazioni aziendali possono portare a danni immensi, sia in termini finanziari che reputazionali.

Disaster Recovery: che vantaggi offre

Per le aziende, avere un Disaster Recovery Plan (DRP) permette loro di prevenire, risolvere e mitigare i danni provocati da situazioni impreviste e catastrofiche.
Un piano di Disaster Recovery adeguatamente progettato per una realtà aziendale garantisce numerosi vantaggi.

Continuità operativa e tempi di inattività ridotti al minimo

Grazie ad un adeguato Disaster Recovery Plan, i tempi di ripristino sono immediati. A seguito di un evento catastrofico, l’azienda può riprendere le sue attività in maniera rapida e tempestiva. Senza un piano di Disaster Recovery personalizzato potrebbero essere necessarie intere settimane per ripristinare dati e sistema.
In un’azienda, perdite di tempo eccessive si ripercuotono negativamente sul fatturato, come anche sull’immagine reputazionale dell’azienda stessa.

Maggiore sicurezza informatica e protezione dei dati

Una delle principali azioni previste in un piano di Disaster Recovery è un backup sicuro, che permette di avere sempre una copia dei dati aziendali. In caso di calamità, danni al sistema o attacchi hacker, i dati e le informazioni critiche sono sempre disponibili e protetti. Oltre a proteggere il patrimonio informativo dell’azienda, ciò contribuisce inoltre a mantenere la fiducia da parte di clienti e partner commerciali.

Riduzione dei costi

Una strategia di Disaster Recovery permette all’azienda di ridurre le spese, spesso molto onerose, necessarie per ripristinare l’operatività nel momento in cui avviene un disastro o una calamità.

Conformità normativa

Molte normative e standard di settore richiedono alle aziende l’implementazione di adeguate misure per proteggere i dati e garantire la continuità operativa. Avere un piano di Disaster Recovery ben strutturato soddisfa tali requisiti, evitando alle aziende di incorrere in sanzioni e danni reputazionali.

Disaster Recovery: in cosa consiste

Per poter strutturare un Disaster Recovery Plan adeguato per un’azienda è necessario partire da un’analisi preventiva, volta ad individuare tutte le potenziali minacce per i dati dell’impresa. Sulla base dei risultati di tale analisi, è poi possibile formulare un piano preciso di sicurezza informatica.
Vediamo nel dettaglio le principali fasi del processo di strategia.

Analisi preliminare

Attraverso una accurata analisi del sistema IT aziendale è possibile identificare e valutare i potenziali rischi che potrebbero compromettere l’infrastruttura IT, stimandone anche le conseguenze. Tale analisi deve prendere in considerazione sia le minacce esterne che quelle interne.

Valutazione dei rischi

In genere, i rischi potenziali vengono classificati come segue:

  • Mission-critical: applicazioni fondamentali per la sopravvivenza dell’azienda

  • Importanti: applicazioni per cui è possibile tollerare dei periodi di inattività di durata relativamente breve

  • Non essenziali: applicazioni che possono essere momentaneamente sospese o sostituite con processi manuali

Definizione degli obiettivi

Per ogni tipologia di rischio si determina il tempo di inattività tollerabile, in modo da definire un piano che consenta di mantenere attiva gran parte delle operazioni critiche in vari scenari.

Nella definizione degli obiettivi rientrano i seguenti parametri:

  • Recovery Time Objective (RTO): il tempo massimo accettabile per ripristinare applicazioni o sistemi, a seguito di un disastro che ha provocato l’interruzione delle attività

  • Recovery Point Objective (RPO): la quantità massima di dati che l’azienda può perdere, in caso di interruzione del sistema

Definizione del piano e scelta delle soluzioni tecnologiche

Nella pianificazione di un Disaster Recovery Plan efficace è essenziale selezionare tecnologie appropriate, tenendo conto di eventuali esigenze aziendali in termini di competenze tecniche interne e di budget.

Creazione di un comitato operativo

Una volta definito il Disaster Recovery Plan adeguato per una precisa realtà aziendale, tutti i suoi dipendenti lo devono conoscere ed essere pronti ad attuarlo in qualsiasi momento. In caso di realtà con un numero consistente di lavoratori, l’ideale è creare un comitato composto da stakeholder in grado di supervisionare la pianificazione e implementazione del DRP.

Stesura scritta del DRP

Il Plan deve essere redatto per iscritto in maniera precisa, specificando tutte le singole procedure da mettere in atto prima, durante e dopo un disastro. Per adattarsi ai naturali cambiamenti aziendali, il piano deve essere revisionato ed aggiornato con cadenza regolare.

Testing del piano

Una volta definito il piano, si procede con un test e una serie di simulazioni per individuare eventuali errori e/o lacune, così da migliorare l’efficacia del piano stesso. Le varie procedure del test devono essere documentate.

Disaster Recovery: le diverse tecnologie

Addentriamoci ora più nel dettaglio tecnico della questione e andiamo a conoscere quali sono le principali strategie di Disaster Recovery.
Esistono varie strategie di Disaster Recovery da poter attuare.

Backup e ripristino

Il backup costituisce la forma di Disaster Recovery più basilare. Consiste nel creare periodicamente copie dei dati e dei sistemi critici, conservandole in un luogo sicuro. In caso di disastro, si procede con il ripristino dei backup.

Replicazione dei dati

Simile al backup, ma con la garanzia di tempi molto più rapidi per il recupero, la replicazione dei dati consiste nella creazione e il mantenimento di copie dei dati aziendali in tempo reale su sistemi secondari.

Cloud computing

Il cloud computing consiste nell’archiviazione dei dati in remoto, e permette inoltre la possibilità di eseguire le applicazioni da remoto, disponibili anche in caso di sistema locale danneggiato.

Virtualizzazione

La virtualizzazione è la creazione di una copia virtuale di un sistema informatico, utile per ripristinare rapidamente il sistema in caso di danno fisico, e quindi senza dover sostituire l’hardware danneggiato.

Backup as a service

Procedura simile al backup, in cui però la copia dei dati viene gestita da un provider esterno all’azienda.

Disaster Recovery as a service (DraaS)

Trasferimento della infrastruttura IT su una piattaforma cloud di un provider dedicato. In caso di disastro e interruzione del sistema, l’operatività aziendale prosegue grazie ai server del provider DRaaS. La scelta di un provider DraaS locale riduce i tempi di trasferimento; di contro, però, in caso di una calamità naturale, anche i server DraaS, essendo collocati in prossimità del server principale, possono essere stati colpiti e danneggiati.

Cold site

L’organizzazione di un’infrastruttura IT in una sede aziendale esterna (di solito non utilizzata), da utilizzare come sede operativa in caso di eventuale inaccessibilità di quella principale. La soluzione Cold site garantisce la business continuity, ma senza un costante aggiornamento. Inoltre, non permette di fare il backup dei dati e delle virtual machines.
Per i suoi limiti, il cold site andrebbe quindi integrato con altri metodi di Disaster Recovery.

Hot site

A differenza del cold site, l’hot site consente di effettuare il costante aggiornamento di dati e infrastruttura IT. Si tratta di una soluzione molto efficiente, ma che richiede tempi e costi maggiori.
Ovviamente, la scelta della strategia più adatta da applicare dipende da vari fattori:

  • esigenze specifiche dell’azienda

  • livello di rischio accettabile

  • budget a disposizione

Che cos’è il Disaster Recovery Plan (DRP)

Il Disaster Recovery Plan, noto anche con l’acronimo DRP, è un documento contenente una guida che riporta il piano di recupero per ripristinare i servizi di un’organizzazione a seguito di un disastro.
Un DRP deve includere:

  • le informazioni precise riguardanti la rete e i sistemi IT utili per il ripristino del funzionamento dell’organizzazione

  • l’elenco delle risorse critiche da proteggere

  • le procedure per proteggere i dati e l’hardware

  • le procedure da attuare a seguito dell’interruzione del servizio

  • le linee guida per ripristinare l’operatività delle applicazioni

  • le tempistiche stimate per ripristinare le funzionalità critiche

  • le informazioni relative alla definizione delle responsabilità dei vari soggetti coinvolti nel piano in caso di emergenza

  • la definizione delle comunicazioni da riportare ai soggetti coinvolti (clienti, partner commerciali)

Cosa si rischia senza una adeguata implementazione di un Disaster Recovery Plan

Oggigiorno le minacce informatiche sono sempre più frequenti e sofisticate. Per ogni azienda, avere un DRP personalizzato è fondamentale per poter ripristinare in tempi rapidi e in maniera efficiente i propri sistemi in caso di criticità che portano al blocco del sistema.
Senza un DRP efficiente, l’organizzazione va incontro a notevoli danni, anche di grave entità, che si possono palesare in varie forme.

  • Perdite finanziarie a causa di un lungo periodo di inattività, in attesa del processo di ripristino

  • Danni reputazionali e dell’immagine dell’azienda agli occhi di clienti e partner commerciali

  • Svantaggio competitivo

  • Rischio di sanzioni per la mancata conformità a normative che impongono di dimostrare la propria resilienza contro guasti al sistema e violazioni dei dati

Disaster Recovery: l’importanza di affidarsi ad un consulente informatico

Come si sarà potuto facilmente comprendere, la pianificazione di un piano di Disaster Recovery efficace ed efficiente implica un lavoro di studio e di analisi, oltre all’implementazione di strategie e tecnologie appropriate. Tutte competenze che solo un consulente informatico è in grado di offrire. Un professionista esperto può infatti attuare strategie per prevenire problemi adi dispositivi informatici, ed intervenire tempestivamente – laddove possibile – anche con un servizio di assistenza da remoto.

Disaster Recovery: affidati a CIP Informatica per la protezione dei tuoi dati aziendali

La creazione e l’attuazione di un efficiente piano di Disaster Recovery permette alle aziende di affrontare in maniera efficace situazioni di emergenza, con conseguenti effetti positivi sulla produttività della stessa impresa.
Se vuoi che la tua azienda non corra il rischio di subire danni economici né d’immagine, a seguito di disastri alla sua infrastruttura IT, affidati ad un professionista come Gianpaolo Minardi, titolare di CIP – Consulenza Informatica e Progettazione, azienda specializzata nei servizi di consulenza e assistenza informatica.
Dopo aver fatto un check up analitico sulla situazione della tua rete IT, Gianpaolo Minardi della CIP Informatica offre una consulenza su misura, che comprende la valutazione dei rischi e l’analisi delle esigenze aziendali, per poi creare e mettere a punto piani di Disaster Recovery personalizzati, completi ed efficaci, per il recupero dei dati e per garantire la business continuity in caso di disastro.